Notizie dal Mali
Il ritorno a scuola di Ibrahim, un pacco arrivato controvento e la realtà fragile che non possiamo ignorare.
Ciao a tutti,
la settimana scorsa ho ricevuto un bel messaggio: Ibrahim mi ha scritto che ha ricominciato la scuola. E con lui anche gli altri bambini che sosteniamo in Mali.
Mi sento profondamente legata a Bamako: alle sarte che sento tramite messaggi ogni settimana, ai bambini che, grazie al nostro progetto, vanno a scuola. Ed è triste sapere che la situazione sia sempre più difficile.
Sono rimasta stupita, felice e meravigliata, perché Oumar, un amico prezioso che mi aiuta con la logistica, è riuscito a inviarmi il pacco con le creazioni di Aminata e Madame Salimata, nonostante le complicazioni, la mancanza di carburante, le strade difficili. È stato un piccolo miracolo!


Negli ultimi mesi Bamako sta attraversando una crisi complessa: le strade vengono interrotte; carburante e beni essenziali scarseggiano; molte comunità vivono sospese.
Vorrei condividere con voi tre pensieri semplici:
• Il valore della scuola: per Ibrahim e per gli altri bambini, andare in classe non è solo imparare, è un atto di resistenza silenziosa.
• Il legame con le sarte: le loro creazioni non sono non sono solo prodotti, sono vite che si affermano.
• La fragilità che ci accompagna: anche quando tutto sembra calmo, la fragilità è dietro l’angolo. La normalità è precaria.
Continuo a credere in questi piccoli gesti. Continuo a fare l’unica cosa che posso fare da qui: commissionare lavoro alle ragazze, sostenere il loro mestiere, ascoltare i bambini che seguiamo, sperare che la situazione non peggiori.
Baci da Ouaga,
Roberta ✨


